Titolo: VERNISSAGE
Autore: Maria Cristina Buoso
Genere: Noir
Link: https://www.amazon.it/dp/B08SFZD3KZ
Livia Mexico, bellissima e famosa pittrice, compare a Treviso. Le sue opere emanano una forte sensualità. Colori brillanti e pregni di mistero, così come la sua vita.
Ginevra Lorenzi, giovane ispettore capo della questura di Treviso, è incaricata di occuparsi della sparizione di un noto gallerista della città.
Ma è davvero solo una sparizione?
Il caso s’infittisce quando scompaiono altre persone e appaiono gl’inquietanti quadri di Livia.
Arte, sesso e mistero sono il file rouge di questo appassionante thriller.
Approfondimento
Citando Theodor Adorno: “L'arte è magia liberata dalla menzogna di essere verità”.
È così che voglio iniziare a parlare di Vernissage, libro scritto dalla sorprendente penna di Maria Cristina Buoso (che ringrazio per avermi concesso di gustare questo capolavoro), dove è proprio l’arte a fare da padrone, con pennellate di mistero e sensualità davvero coinvolgenti. Ma andiamo con ordine.
Per chi non lo sapesse, la parola Vernissage deriva dal passato, in epoca anteriore all’impressionismo francese, quando i pittori erano soliti a verniciare i quadri con una mano di vernice trasparente poco prima dell’esposizione, mantenendo vivi i colori delle tele e proteggendole dall’usura.
Oggi non è altro che una cerimonia inaugurale, diversa dalle mostre, ed è un’occasione per mettere a contatto pubblico e artisti, dando visibilità al loro talento.
È proprio in occasione di una di queste cerimonie che facciamo la conoscenza di alcuni personaggi, come Eva e Leo.
Eva è una “perfetta ragazza perbene”, che tenta di trovare la sua “voce” artistica non ancora ben definita, ma è anche una donna che scopre il piacere del sesso fino al punto di rinnegare sé stessa. Ciò grazie a Leo Leopoldi, artista di spessore nel panorama nazionale. È un uomo maturo, non più tanto giovane avendo circa sessant’anni, ma il suo carisma e il suo fascino sono così esplosivi che Eva ne diventa succube. Difatti, ancora artisticamente acerba e insicura, pende dalle sue labbra per carpire da lui i segreti del mestiere, ma alla fine finisce per provare un’insana attrazione verso quest’uomo che non vuole saperne di avere una relazione. Il loro rapporto sfocia in una passionalità a cui entrambi non sanno ribellarsi , sebbene tentino di stare lontani.
Durante un’inaugurazione, tra riflessioni e perplessità, Eva si imbatte in una donna.
Livia Mexico, artista di fama internazionale che fin da subito scatena una strana curiosità in lei.
I suoi quadri rispecchiano esattamente la sua personalità, magnetica, affascinante, carica di erotismo e sensualità, ma anche altrettanto ambigua.
La sua arte però non è frutto di una semplice ispirazione, ma deriva da un uomo del suo passato che inevitabilmente le risucchia l’anima, modellandole corpo e mente.
La condusse nei vortici di quella pittura in cui si deve distruggere una vita per possederla appieno e per trasferirne l’essenza sulla tela.
Il fascino che sprigiona non lascia indifferente neanche Leo, così come Ivo, gallerista trevigiano da sempre ammaliato dal suo talento di artista. Tuttavia, la sua bellezza lo fa capitolare nell’oblio. Soggiogato dalla sua potenza sessuale, Livia diventa per lui una dipendenza che lo eccita e al contempo lo spaventa.
Inizia così un perverso gioco di intrecci che vede al centro le controverse personalità di questi personaggi, infittendo la trama con una serie di sparizioni che terranno banco fino alla fine.
Ad indagare ci sarà l’ispettrice Ginevra, trasferita a Treviso dopo anni di lontananza dalla città d’origine e ritrovando quasi per caso la sua vecchia amica Eva. Nel corso della lettura, oltre all’indagine, Ginevra sarà alle prese con una personale lotta di genere, dovuta alla mentalità misogina e antiquata di superiori e colleghi ancora ancorati all’idea che il ruolo di donna debba ridursi a quello di moglie e madre, dimostrando però quanta superficialità ci sia dietro a questo retro pensiero.
La storia è scandita in maniera davvero perfetta, con un pov in terza persona che permette di saltare da un punto di vista all’altro, definendo così ogni singola personalità. La narrazione è fluida, intesa, grazie al talento dell’autrice che ha saputo dare un vero tocco personale ad un noir tutto all’italiana, con un linguaggio e uno stile davvero stimolanti, capaci di farti divorare ogni parola. Inoltre, l’erotismo che queste pagine emanano non è né banale né volgare, ma si presta perfettamente alla trama.
Se questo libro fosse un quadro lo tingerei senz’altro di rosa, perché sono le donne le reali protagoniste.
Livia è l’incantatrice, capace di scatenare, con la sua bellezza e arte, una morbosa attrazione a cui uomini e donne non sanno resistere.
Eva è l’insicura, proveniente da una famiglia convenzionale che la voleva schiava di un sistema a cui lei non sentiva di appartenere. Ho adorato la sua evoluzione, poiché da insicura raggiunge una consapevolezza di sé che trasmetterà anche alla sua arte, determinando ciò che vuole e non ciò che tutti si aspettano da lei.
E poi c’è Ginevra, la determinata, l’incorruttibile, quella dell’azione a cui è difficile mettere i piedi in testa.
Tre donne differenti tra loro, ma che rispecchiano tre diverse sfumature della personalità femminile, capaci di sfidare la spocchia e la superiorità dell’ego maschile che qui viene completamente soggiogato.
Arte e sensualità vanno a braccetto, citando l’autrice, in un thriller dalle tinte noir che sono sicura non farete fatica ad apprezzare.
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Note sull’autrice
Maria Cristina Buoso inizia a scrivere fiabe e poesie fin da giovanissima. Crescendo amplia la sua scrittura con racconti brevi, copioni, romanzi e gialli.
La poesia “Aiutami” è stata inserita nell’Antologia Multimediale “Una poesia per Telethon”, a scopo benefico (2004). La poesia “Pace in Guerra” nel concorso indetto da A.L.I.A.S. (Melbourne – Australia), ha ricevuto la Menzione D’Onore. La poesia “Bugie” (Stones of Angles) è stata inserita nel Vol. 6 – In Our Own Words: A Generation Defining Itself - Edited by Marlow Perse Weaver U.S.A. (2005).
Ha vinto il terzo premio nel Concorso Letterario “Joutes Alpines” dell’Associantion Rencontres Italie Annecy (Francia) per la Sez. Prosa (Italia) con il racconto “Il vecchio album” (1997). Questi sono solo alcuni dei vari riconoscimenti che ha ricevuto.
Ha pubblicato alcuni libri. Nel 2017 “Anime”. Nel 2021 “schegge di parole” e “delitto al condominio Magnolia”.
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Grazie per la bella recesnione :) sono curiosa di sapere cosa penserai della seconda avventura di Ginevra.
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