Mauro Zanetti, già autore del romanzo Vellutum di seta e di altri intrecci pubblicato nel 2012 per IBUC, con Tracce Parallele segna il suo esordio con Nulla Die, regalando al mondo un giallo dai risvolti inaspettati davvero avvincente.
Fin dall’adolescenza Mauro è un avido lettore, dapprima di romanzi di formazione per ragazzi e di fumetti, durante il periodo universitario invece si avvicina a testi più complessi e maturi, imparando così ad amare romanzi storici e gialli.
Oggi insegna italiano e storia in una scuola secondaria superiore, ed è anche per deformazione professionale che coltiva la passione per la scrittura, una sorta di naturale evoluzione dei suoi studi umanistici.
Tracce parallele è il suo secondo romanzo, ma credo proprio che non si fermerà qui.
Fin dall’adolescenza Mauro è un avido lettore, dapprima di romanzi di formazione per ragazzi e di fumetti, durante il periodo universitario invece si avvicina a testi più complessi e maturi, imparando così ad amare romanzi storici e gialli.
Oggi insegna italiano e storia in una scuola secondaria superiore, ed è anche per deformazione professionale che coltiva la passione per la scrittura, una sorta di naturale evoluzione dei suoi studi umanistici.
Tracce parallele è il suo secondo romanzo, ma credo proprio che non si fermerà qui.
Trama
Il romanzo si apre entrando nella routine di Alessandro, un investigatore privato con un passato nell’arma proveniente da una delle famiglie più in vista dell’élite trentina. È un uomo sulla quarantina, piacente a detta di molte donne, superbo per gli uomini, sebbene lui non si riconosca in quell’immagine che li hanno cucito addosso.
Non ha mai avuto la fortuna di essere a proprio agio con gli altri, qualcosa gli brucia dentro sin da quando era un bambino, vive costantemente sfasato, in un mondo tutto suo che procede con un esclusivo fuso orario: tutto quello che dice, pensa o fa è sempre in anticipo o in ritardo rispetto alla necessità del momento.
Nel suo lavoro viene spesso ingaggiato da mariti sospettosi, desiderosi di scoprire liaison e adulteri da parte di avvenenti spose annoiate, ma durante una di queste indagini verrà a conoscenza di un fatto insolito che sfrutterà a proprio favore.
Antonio invece è un insegnante di un liceo romano, felice della sua vita modesta, fatta di piccole cose. Vive in una città dall’eterna bellezza come Roma, circondato da amici fidati e leali.
Antonio invece è un insegnante di un liceo romano, felice della sua vita modesta, fatta di piccole cose. Vive in una città dall’eterna bellezza come Roma, circondato da amici fidati e leali.
Chiude gli occhi ed inspira profondamente questo sprazzo di felicità inattesa, sorride e pensa che nonostante tutto ci siano milioni di motivi per cui vale la pena uscire dal letto la mattina.
Ma sebbene conservi uno spirito ottimista, come ogni essere umano ha anche lui le proprie fragilità, ad esempio il rimpianto di un matrimonio fallito.
In un giorno come tanti, complice una lettera proveniente da uno studio notarile di Trento, i destini di Alessandro e Antonio, che fino a quel momento ignorano l’esistenza l’uno dell’altro, si troveranno a convergere in modo inaspettato.
Difatti l’uno vede negli occhi dell’altro un pezzettino di sé, e grazie all’aiuto di una donna dall’identità misteriosa, e di un fidato vicequestore, scopriranno qualcosa del loro passato che non si sarebbero mai aspettati, qualcosa che cambierà per sempre la loro vita. Tuttavia durante l’indagine, tra misteriosi omicidi e colpi di scena, qualcuno tenterà di ostacolare la loro disperata ricerca della verità.
In un giorno come tanti, complice una lettera proveniente da uno studio notarile di Trento, i destini di Alessandro e Antonio, che fino a quel momento ignorano l’esistenza l’uno dell’altro, si troveranno a convergere in modo inaspettato.
Difatti l’uno vede negli occhi dell’altro un pezzettino di sé, e grazie all’aiuto di una donna dall’identità misteriosa, e di un fidato vicequestore, scopriranno qualcosa del loro passato che non si sarebbero mai aspettati, qualcosa che cambierà per sempre la loro vita. Tuttavia durante l’indagine, tra misteriosi omicidi e colpi di scena, qualcuno tenterà di ostacolare la loro disperata ricerca della verità.
Voci sussurrate che gli suggeriscono altre motivazioni, più nascoste, pericolosamente in bilico sul baratro dell’inconscio, la paura di scoprire la verità, la paura di andare in fondo ad una vicenda che potrebbe metterlo difronte a sé stesso, a ciò che è stato e a ciò che sarà.
Quale mistero aleggia intorno alla loro ingarbugliata vicenda? E chi può avere interesse affinché la verità non venga mai alla luce?
Approfondimento
Circoscrivere Tracce parallele all’interno dei confini del giallo mi sembra riduttivo. Il mistero e lo spirito d’avventura che si respirano da queste pagine sono solo la punta dell’iceberg, dietro si nascondono dinamiche familiari e messaggi subliminali che fanno riflettere.
Nell’immaginario comune la famiglia è quel focolare domestico a cui si rimane legati per tutta la vita, ma molto spesso la famiglia non ha nulla a che vedere con quel “legame di sangue” tanto propinato.
Ed è questo che si legge tra le righe del romanzo, attraverso i personaggi che animano la storia.
I due protagonisti, Alessandro e Antonio, sono descritti come due persone estremamente diverse, sotto certi aspetti agli antipodi. Alessandro è forte e determinato, Antonio invece è più sensibile e pacato, ma seppur diversi, hanno delle sfaccettature molto simili.
Gli intrecci nei quali si troveranno coinvolti risalteranno sì la loro diversità, ma anche la loro umanità.
Inoltre, ho trovato lo stile narrativo abbastanza ricercato, curato nei minimi particolari, ed è proprio la ricercatezza dei particolari ad aver attivato il mio interesse. La descrizione di luoghi e atmosfere per alcuni potrà sembrare banale, ma per me è questo che differenzia un buon libro da un libro mediocre, ovvero quella capacità di far guardare il lettore con gli occhi dei protagonisti. Pertanto oltre alla storia, anche il contorno non dovrebbe mai essere trascurato, poiché è anche grazie a quello se il lettore si sente parte integrante della storia.
Infine, ho adorato la scelta dell’ambientazione. A mio avviso, la pecca di alcuni autori italiani(di qualunque genere letterario), è la tendenza a costruire storie in città spesso considerate più accattivanti, quali ad esempio New York, Londra, Parigi, seppur non abbiano mai abbandonato i confini del loro piccolo mondo, ma il nostro “Bel Paese” è talmente ricco di angoli magici e posti mozzafiato, che non ha nulla da invidiare al resto del mondo. Per tale ragione ho apprezzato la scelta, non banale dell’autore, di ambientare il romanzo nella città di Trento.
Se dovessi trovare il pelo nell’uovo, forse avrei approfondito un po’ di più la psicologia dei personaggi, anche dei cosiddetti “cattivi”, ma per il resto è un romanzo interessante e piacevole, dal finale non poi così scontato.
Lo consiglio a tutti gli amanti del genere, ma non solo.
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